Filosofia
Ciao, sono Johnny e ho poco più di trent’anni.
Nella vita mi occupo principalmente di investimenti, ma da qualche anno ho deciso di seguire anche quello che all’inizio era solo un hobby, ma che ora è diventata la mia passione: il caffè.
Mi sono ricavato un piccolo spazio tutto per me dove sperimento, tosto e assaggio immerso nei profumi di questo straordinario prodotto: la mia torrefazione.
Ho seguito molti corsi per imparare al meglio le tecniche della torrefazione artigianale, ma mi tengo in continuo aggiornamento seguendo esperti del settore per poter sempre più affinare la tecnica.
Seleziono in prima persona i caffè crudi scegliendo in base a provenienza, caratteristiche, tecniche di lavorazione, assaggio in tazza dei campioni ed anche in base a ciò che mi incuriosisce di più vi propongo la mia selezione.
Una volta che i sacchi di caffè crudo arrivano nella mia torrefazione, procedo alla tostatura, poche quantità per volta, facendo prove e sperimentando il più adatto profilo di tostatura per ciascun caffè.
Trovata la combinazione più adeguata tra temperatura di carico, potenza del bruciatore, airflow, velocità del tamburo ed altri parametri che variano durante il processo di tostatura, ecco che ottengo il profilo che più mi soddisfa per quel crudo.
Quindi confeziono i vari pacchetti di caffè a mano: incollo le etichette, riempio ciascun sacchetto con i grani o il caffè macinato in base alla macinatura scelta dal cliente ed infine li dispongo nella box pronti per essere spediti a voi non appena un coffee lover se lo vuole portare nella propria casa.
Se la mia storia ti incuriosisce e vuoi conoscere qualcosa in più continua a leggere qui sotto!
Il caffè mi è sempre piaciuto e l’ho sempre bevuto da che ho memoria, ma mi sono accorto quasi subito che tra un caffè e l’altro poteva esserci una grande differenza
Forse occorre un ottimo palato per riconoscere i tanti aromi del caffè. Non occorre avere un gran palato, invece, per sentire la differenza tra un caffè buono, profumato, rotondo, e un caffè acido, piatto, senza corpo. Io, vi posso assicurare, la differenza la sentivo benissimo.
Manizales Colombia
Ecco perché già nel 2014, incuriosito (anche un po’ scocciato, francamente) dalla differenza percepibile nelle tazze che prendevo nei bar o che mi facevo a casa comprando miscele direttamente dalle torrefazioni, decido di farmi una cultura in merito al caffè, alle varie cultivar ma anche a tutte le fasi della produzione, dalla raccolta alla tostatura fino alla miscelazione e alla preparazione.
Sì, perché in una tazzina di caffè non c’è solo il liquido che tutti noi conosciamo e amiamo. C’è un mondo di conoscenze, di know how, di intuizioni e di passione, non inferiore, posso assicurarvi, a quello che c’è in un bicchiere di vino.
Come nel vino, anche nel caffè intervengono così tante variabili che basta uno scostamento dalla norma ‒ una stagione un po’ più umida, una tostatura appena più forte ‒ per rovinare il lavoro di un anno.
Asciugatura caffè.
Perché mi piace il caffè? Perché farlo bene è come comporre musica.
Nel 2014 mi rendo presto conto delle difficoltà di quel mondo che tanto mi attira. Le cose a cui fare attenzione sono tantissime… Continuando a bere caffè, commerciale ma anche di piccole torrefazioni artigiane, e chiedendo informazioni a tutti, piano piano me ne faccio un’idea.
Nel 2019, la svolta: su Internet vedo che vendono una tostatrice di un produttore tra i migliori al mondo. Incuriosito, telefono al venditore e scopro che si tratta di un torrefattore di cui avevo già sentito parlare, molto noto nel settore. Gli confido il mio desiderio di avere una mia torrefazione, di comporre le mie miscele, e lui mi mette a disposizione tutto quello che sa: dove comprare i chicchi crudi, come valutarli, come tostarli seguendo la giusta curva di tostatura.
La nostra IMF a GAS
Ormai preso dall’entusiasmo, mi iscrivo a un corso di torrefazione. La paura è tantissima, ma la passione è più forte.
Intanto comincio a fare prove di tostatura con una tosta-campioni, ma i risultati sono scoraggianti. Sono io o è la scarsa qualità dei campioni? Ma la macchina torrefattrice, alla fine, la compro lo stesso.
E così ha inizio la vera fase di apprendistato. Difficile valutare i campioni di caffè verde, individuare i possibili difetti del chicco. Difficilissimo stabilire qual è la tostatura corretta per un dato chicco, quella che lo esalta, che fa uscire i più di 800 composti aromatici. Quasi impossibile stimare la qualità della tazza finita, capire se sarebbe potuta venire meglio o no.
Il lato positivo è che bevo buoni caffè. Quello negativo è che non sempre è come vorrei che fosse.
Provino, per vedere il colore, sentirne i profumi e verificare difetti di tostatura visivi o olfattivi.
Dopo sei mesi di prove e cadute, le miscele sono pronte. E, davvero, è stato come fare musica. Capire che note mettere: se scegliere chicchi maturati in altura o no, lavati o al naturale, come tostarli per far uscire quell’aroma che è solo loro.
Nel frattempo, faccio corsi SCA (Specialty Coffee Association) e altri corsi di formazione: voglio imparare tutto il possibile sul caffè e sulla torrefazione.
Scopro cose pazzesche sulle varietà di caffè: sapevi che ce ne sono più di cento, ma che solo quattro vengono coltivate estesamente in tutta la fascia intertropicale, dando origine a una quantità incredibile di cultivar? E sapevi che i chicchi di caffè verde possono essere torrefatti in moltissime gradazioni, dando origine a tipi di tostatura con nomi diversi a seconda del colore che raggiungono i chicchi? E che vi sono moltissimi modi di fare il caffè, non solo la moka o la macchinetta con le cialde e le capsule?
Leggi il blog, ti racconterò un sacco di cose interessantissime sul caffè!
Le nostre nuove etichette appena sono arrivate.
Ed eccomi qua. Sul mio sito. Dove, alla fine, ho deciso di vendere le miscele che creo a un pubblico di appassionati, ma non solo. Perché si può sempre decidere di provare qualcosa di diverso dal caffè commerciale, no? A casa, per regalarsi una piccola delizia.
Per cominciare, voglio dirti che acquisto solo caffè crudo di qualità, per salvaguardare il produttore ‒ pagandogli un prezzo equo ‒ non meno che il prodotto finale.
Per avere un caffè di alta qualità a prezzi assolutamente contenuti.
Si può davvero bere dell’ottimo caffè non avvicinandosi neppure ai prezzi di una tazzina al bar o a quelli delle capsule o delle cialde per la macchina di casa.
Le mie tostature ‒ o cotte ‒ sono limitatissime, 2 chili per volta e l’attenzione che ci metto è quasi maniacale, lo ammetto, ma queste macchine permettono un controllo della curva di tostatura che le grandi macchine commerciali non possono avere. Ogni varietà di caffè viene quindi tostato singolarmente, per seguire la curva di tostatura che è solo sua. Il resto… va assaggiato.
Vasca di raffreddamento.
A chi ha sempre e solo bevuto il caffè del bar o i caffè industriali, a casa, consiglio di partire dalle miscele base. È vero che spesso all’inizio piacciono di più i caffè molto aromatici o particolari, ma è un po’ come partire dall’inizio, imparando a riconoscere aromi e sapori che spesso vanno persi nelle tostature scure e bruciate dei caffè commerciali, sovente composti da crudi di qualità discutibile.
A chi ha già assaporato le miscele artigianali consiglio i miei caffè particolari. Un passo in avanti verso la consapevolezza della complessità.
Per chi è curioso, ecco il box degustazione. Un caffè con gli amici? A ognuno il suo gusto!
Scegli prodotti di alta qualità e trovi sempre il caffè giusto per te!